ROSPO SMERALDINO
Bufo viridis (Laurenti, 1768)
Foto di Alberto Righetto
Riconoscimento:
Anfibio di discrete dimensioni (maschi 5-6, femmine 7-9 centimetri), con ghiandole parotoidi evidenti e subparallele, colorazione di fondo grigio-bruno chiaro con larghe macchie di colore verde vivo e piccoli tubercoli rosso vivo. Il ventre, parte delle zampe e la gola sono uniformemente biancastri oppure macchiati di grigio; l'iride dell'occhio è verde chiaro o grigio-oliva.
Distribuzione:
Diffuso in gran parte d'Europa, in Nordafrica e Asia Centrale. In Veneto è ampiamente distribuito in gran parte della pianura, mentre solo occasionalmente colonizza i versanti collinari prospicenti le zone di pianura e ancora più raramente i rilievi interni.
Biologia:
Attivo per lo più nelle ore notturne, trascrorre il giorno sotto pietre, tronchi, all'interno di cavità naturali o artificiali. E' in grado di superare periodi di prolungata siccità infossandosi nel terreno friabile o nella ghiaia. La riproduzione avviene generalmente tra fine aprile e giugno, in pozze d'acqua spesso temporanee e prive di vegetazione.
Conservazione:
La specie è inserita nell'allegato IV della Direttiva Habitat e nell'allegato II della Convenzione di Berna, in quanto le popolazioni europee a nord delle Alpi sono in declino. In Italia e nel Veneto il rospo smeraldino è ben diffuso e poco minacciato, anche se risente delle modificazioni ambientali, particolarmente evidenti nella pianura veneta.
Specie simili:
Il rospo comune, che però non ha mai macchie verdi e ha sempre l'iride color arancio.